martedì 24 maggio 2016

ROSA CANINA



Creavit Deus medicamenta de terra
et vir prudens non abhorrebit ea.

[Siracide, 38:4]

 
Fiorisce a Maggio e la si incontra ai margini dei boschi, tra le siepi e lungo le strade di campagna, dalla pianura alle zone montane. L’aggettivo canina con cui è caratterizzata deriva dall’uso che si faceva della sua radice, impiegata per curare i cani affetti da rabbia. La pianta ha ramificazioni spinose e fiori bianchi e rosei, leggermente profumati, di cinque petali. I frutti che si raccolgono all’inizio dell’autunno, sono bacche scarlatte di forma ovale che presentano all’interno i semi, coperti da una fitta peluria contenente sali di potassio.

 
La rosa canina contiene numerosi principi attivi: vitamina C, acidi organici, tannini, provitamina A e vitamina P. La sua azione è tonica, lassativa, diuretica e astringente.
I frutti: venivano usati contro diarrea e calcolosi renale; oggi è riconosciuto anche il loro effetto antinfiammatorio , vaso protettore e antiscorbutico.
I petali: sono utili per combattere diarrea e mal di gola; possono inoltre essere utilizzati per preparare un buon collirio.
 

Come si usa

Infuso di petali: mettere una manciata di petali essiccati in mezzo litro di acqua bollente e lasciare riposare per 20 minuti. Si usa per gargarismi contro il mal di gola e le infiammazioni della bocca e delle gengive. Per uso interno è utile come antidiarroico.

Decotto di frutti: porre una manciata di frutti privi di peli, in mezzo litro di acqua e fare bollire per 10 minuti; berev tre bicchieri al giorno lontano dai pasti.


Nessun commento:

Posta un commento